Il Giardino delle Meraviglie di Roma
Roma ha un Giardino delle Meraviglie, e questo giardino si chiama Villa Doria Pamphili. Villa Pamphili è una residenza storica, ma è anche il più grande parco della capitale. Edifici seicentechi, giardini all’italiana, fontane, cascate, laghi e alberi monumentali costellano questa villa storica, racchiusa tra gli antichi tracciati romani di via Aurelia Antica, via della Nocetta e via Vitellia. Più di 180 ettari di verde costellati di percorsi, piste ciclabili e zone attrezzate con giochi per bambini. Un unico punto ristoro, il Vivi Bistrot di Villa Pamphili, offre la base ideale per andare alla scoperta del parco, magari con un delizioso cestino da picnic in mano.
Orari d’apertura
Dalle 07.00 fino al tramonto.
In estate le porte di Via Vitellia rimangono aperte la sera per dare modo agli ospiti di Vivi di raggiungere il Bistrot, che nella bella stagione offre per aperitivi e cene sotto le stelle.
Entrate
Villa Pamphili è raggiungibile da 8 entrate principali: Via San Pancrazio, Via Leone XIII, Largo Casale Vigna Vecchia, Largo M. Luther King, via Vitellia, Via della Nocetta e due entrate su Via Aurelia Antica (ai civici 183 e 327)
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Le 3 Migliori Passeggiate a Villa Pamphili
1. Splendori Seicenteschi
Preparatevi a rifarvi gli occhi tra le splendide architetture Seicentesche della villa. Si entra da Porta di San Pancrazio attraverso l’entrata monumentale, segnata dalla Porta dei Quattro Venti. Scendete sulla destra attraversando una zona del parco piuttosto frequentata e costeggiate la Valle dei Daini, l’antica riserva di caccia della famiglia Pamphili. Più avanti c'è perla del parco, il Casino del Bel Respiro anche chiamato Casino Algardi dallo scultore che lo progettò. Di fronte al Casino ci sono i meravigliosi Giardini Segreti, vero e proprio capolavoro paesaggistico. Proseguite verso il Giardino del Teatro e concedetevi una pausa qui, tra anfiteatri, fontane e alberi rari.

Arco dei Quattro Venti
Arco dei Quattro Venti
L’Arco dei Quattro Venti si staglia all’orizzonte dell'entrata monumentale di Porta San Pancrazio. Progettato a metà Ottocento, dedicato ai venti. Le quattro colossali statue in pietra calcarea che rappresentano i Quattro Venti svettano sull’arco. L’arco venne costruito sulle rovine dell’antico e splendido casino dei Quattro Venti, distrutto nella battaglia tra le truppe francesi di Napoleone III e l’esercito garibaldino che combatteva per l’unità d’Italia.

Valle dei Daini
Valle dei Daini
La Valle dei Daini è una grande distesa verde di 60000 mq, era l’antica riserva di caccia della famiglia Pamphili. Nell’Ottocento venne trasformata in un giardino paesaggistico abitato da daini in libertà, ma in seguito la natura riprese il sopravvento e il giardino diventò una selva impraticabile. Nei primi anni del 2000 la zona è stata bonificata e risistemata.

Casino & Giardini Segreti
Casino del Bel Respiro & Giardini Segreti
Il Casino del Bel Respiro fu costruito dal Principe Camillo Pamphili nel 1644 per esporre la propria collezione di statue antiche. Non fu progettato da un architetto, ma da uno scultore, Alessandro Algardi. Questo gioiello Seicentesco è la sede di rappresentanza ufficiale del governo italiano e purtroppo non è aperto al pubblico. Ma il pubblico può liberamente ammirare gli strepitosi giardini che completano il Casino, i Giardini Segreti. Qui le siepi sapientemente tagliate formano ghirigori e disegni, tra cui il giglio, stemma della famiglia Pamphili. Non perdete la Fontana di Venere di fronte al Casino e il viale di ippocastani.

Giardino del Teatro
Giardini dei Teatro
Proprio sotto al Casino del Bel Respiro, questo luogo incantato era il teatro all’aperto dei Pamphili. Nella grande esedra semicircolare si tenevano rappresentazioni teatrali e musicali all'aperto. Accanto all’esedra c’è un misterioso antro scavato nel terreno e decorato con finte stalattiti e statue di sirene e fauni immersi nell’acqua: il Ninfeo dei Tritoni o del Satiro. Al centro del giardino potrete ammirare la Fontana di Cupido, dedicata al dio dell’amore. Non perdetevi la collezione botanica en plain air: alberi australiani, messicani, cinesi, sequoie giganti, piante di avocado e palme sono tutte intorno a voi.
2. La Via dell’Acqua
La storia di Villa Pamphili è legata all'acqua. Proprio accanto all'entrata di Via Aurelia Antica 183, l'Acquedotto Traino alimenta le incredibili fontane della villa: la Fontana del Mascherone, del Tevere, della Palomba e della Lumaca. Proseguite fino alla Fontana del Giglio, la cui acque scorrono in uno scenografico Canale formando cascatelle e giochi d'acqua, per confluire nel Lago del Belvedere. Fate una passeggiata intorno a questo lago naturale pieno di uccelli e alberi monumentali. Tornando verso l’entrata attraverserete la pineta storica della villa. Alzate gli occhi al cielo e ammirate le chiome dei 500 pini romani mosse delicatamente dal vento.

Le fontane
Le Fontane di Villa Pamphili
Le fontane sono i gioielli di villa Pamphili. Dalla Fontana delle Lumache, progettata da Bernini e poi sostituita con una copia qualche secolo più tardi, alla Fontana del Giglio, che alimenta le acque del lago. Molte fontane, come quelle del Mascherone, del Tevere, della Palomba e della Lumaca (o della Regina), sono sparpagliate attorno alla Villa Vecchia. Altre, come la Fontana del Putto (o di Cupido) e la Fontana di Venere, sorgono attorno al Casino del Bel Respiro. Tra ninfei e fontane, sono 7 le opere dedicate all’acqua di Villa Pamphili.

Fontana del Giglio
La Fontana e il Canale del Giglio
La Lago del Giglio è alimentato dall'omonima fontana attraverso un canale rettilineo di grande impatto visivo. Le acque provengono dall'acquedotto Traiano e, attraverso cascatelle e zampilli, allietano il percorso di chi giunge al lago. Il giglio è lo stemma araldico della famiglia Pamphili, che nel Seicento affidò la progettazione di questo gioco d'acqua allo scultore Alessandro Algardi.

Lago del Belvedere
Il Lago del Belvedere
Il lago del Belvedere (o del Giglio) è uno specchio d’acqua naturale, scenograficamente alimentato dalla Fontana del Giglio attraverso un lungo canale rettilineo di grande impatto prospettico, ricco di cascatelle e zampilli. Il lago è circondato da un sentiero naturalistico ed ha un isolotto al centro. Sulle sue sponde veglia un Pioppo nero di dimensioni monumentali, e le sue acque sono popolate di pesci ed anfibi. In alcuni periodi dell’anno gli uccelli migratori vengono a svernare.

Pineta storica
La Pineta Storica
Con i suoi 500 esemplari di pini Aleppo, la Pineta Storica di Villa Pamphili è una cattedrale della natura. La pineta si estende fino al Canale del Lago ed è abitata da una nutrita colonia di pappagallini verdi, nuovi abitanti di Villa Pamphili.
3. La Valle
Se conoscete già Villa Pamphili, o se avete voglia di immergervi in un pezzo di campagna romana, questo è il percorso per voi. Si entra da Via Aurelia Antica 372 nella parte occidentale del parco. Raggiungete il laghetto Zen, creato nel 1965, ed attraversate il ponte pedonale. Proseguite fino a Casale di Giovio, il casale eretto nel medioevo dalla famiglia Gioivio sulle rovine di un tempietto romano, e poi acquistato dai Pamphili. Soprattutto andate alla scoperta della collezione botanica del parco, curata dal Servizio Giardini di Villa Pamhili. La ricchezza naturalistica della parte occidentale è tale, che è anche conosciuta come la ‘Valle’. Ideale da scoprire in bicicletta.

Alberi monumentali
Alberi Monumentali
Poi ci sono gli alberi monumentali, i veri Signori di Villa Pamphili: i cedri del Libano dell’Arco dei Quattro Venti e del Lago del Giglio, sulle cui sponde sorge anche un imponente pioppo nero; l’enorme pino romano nei pressi della Fontana della Lumaca, la Palma di fronte alle serre ottocentesche, il platano della Villa Vecchia e molti altri – canfore, querce, pini Aleppo – nella ‘Valle’.

Collezione botanica
La collezione botanica
È possibile ammirare la collezione botanica di Villa Pamphili in due luoghi diversi: il Giardino del Teatro e la Valle, cioè la parte occidentale del parco. Nel giardino del teatro vedrete alberi provenienti dall’Australia, dal Messico e dalla Cina, sequoie giganti, piante di avocado e palme. Nella Valle crescono invece ippocastani, aceri, magnolie, salici, noci e alberi di Ginkgo biloba. Ogni stagione è splendida per venire in questa luogo incantato, dove in primavera sbocciano i fiori delle dature e dei ciliegi e in autunno i cipressi calvi delle paludi diventano rossi.

Vegetazione più diffusa
Gli Alberi più Diffusi
Le specie arboree più diffuse sono cipressi, querce, pini, allori, lecci ed olmi.
500 esemplari di pini romani costituiscono la Pineta Storica della Villa, che si snoda alle spalle del Canale del Lago. Oggi la Pineta è abitata da una nutrita colonia di pappagallini verdi
Breve Storia di Villa Pamphili
Villa Pamphili nasce nello splendore del Seicento italiano, al tempo in cui le grandi famiglie romane rivaleggiavano per costruire i palazzi più magnifici e i parchi più spettacolari. Fu così che la famiglia Doria Pamphili fece costruire la propria residenza estiva, l’attuale Villa Vecchia o Casino di Famiglia, in un vigneto particolarmente bello della campagna romana conosciuto come del ‘Bel Respiro’. Piano piano intorno alla residenza originaria nacquero gli splendidi giardini, le fontane del parco e le sontuose costruzioni, come la Villa del Bel Respiro (o Villa Algardi dall'architetto che la progettò). La villa divenne così il gioiello alla corona dei Doria Pamphili. E lo rimase fino al 1939, anno in cui il Governo Italiano iniziò ad espropriare i territori della villa. Con le Olimpiadi del 1960 la villa venne divisa in due dall’Olimpica (via Leone XIII) e dal 1972 Villa Pamphili è finalmente aperta al pubblico.
Curiosità
???? Nei Giardini Segreti di Villa Pamphili è stato girato The Young Pope di Paolo Sorrentino, con Jude Law nei panni del Papa.
???? I viali di Villa Pamphili sono dedicati a donne famose, da Maria Callas a Oriana Fallaci, passando per Simone de Beauvoir, le sorelle Bronte e Natalia Ginzburg.
???? Un tunnel segreto di un chilometro e mezzo collega il Casino del Bel Respiro al Vaticano: una via di fuga per i Papi che volevano fuggire dalla città.
???? Ad oggi in tutta Villa Pamphili c’è un unico bagno pubblico ed è nel ViVi Bistrot!
ViVi Villa Pamphili
In questa mappa troverete le cose da non perdere a Villa Pamphili, dalle meraviglie architettoniche alle collezioni botaniche. Le entrate, le passeggiate, le fontane, i laghi e gli 11 chilometri di pista ciclabile.
E naturalmente ViVi Bistrot e i nostri posti preferiti per il picnic.